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Tripoli Medina Mediterranea Ludovico Micara Il libro parla di città mediterranea, della composita struttura urbana di Tripoli. Racconta le condizioni di fragilità comuni a tante altre città del mediterraneo. Parla delle strategie di sopravvivenza messe in atto per far fronte a queste condizioni. Parla di contaminazioni, molto evidenti nella vicenda urbana della città libica: contaminazioni di linguaggi, di stili, di gruppi sociali in conflitto fra loro. Tripoli più di altre è stata città degli scambi e della mescolanza e ‘l'inconsueta apertura delle case con balconi e finestre' rivela quanto possa essere stato trasgredito il codice arabo-islamico, pur nel reciproco ‘patto di cooperazione' fra morfologia urbana e tipologia insediativa di cui scrive l'autore. Il libro affronta anche il tema del progetto. La trasformazione della città verso una dimensione metropolitana e globale crea una forte discontinuità con la lenta sedimentazione dei tessuti urbani del passato. Ma al tempo stesso apre alla scala del paesaggio e della geografia. Il grande vuoto del deserto alle spalle ed il mare di fronte ritornano ad essere gli elementi con cui confrontarsi. |
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Matera e Adriano Olivetti Federico Bilò, Ettore Vadini Nel 1950 Adriano Olivetti arriva a Matera. Lo stesso anno in cui a Ivrea la Olivetti lancia la Lettera 22, rafforza la rete di consociate estere, apre convalescenziari per i dipendenti, nuovi asili e colonie estive. Nella “capitale simbolica del mondo contadino” - come Adriano la definisce - incontra i giovani fratelli Sacco. Albino e Leonardo sono diversi ma hanno in comune l’energia, l’intelligenza e la passione civile per la loro città e il Mezzogiorno. Con loro e con molti altri, Adriano trasformerà Matera in un laboratorio a cielo aperto che supera ogni tecnicismo e autoreferenzialità, in cui è il metodo interdisciplinare a condurre a risultati inediti. Un fertile confronto tra progettisti, assistenti sociali, ingegneri, scrittori, filosofi che crea i presupposti per il recupero e la ricostruzione di luoghi che restituiscano dignità e cittadinanza alle persone. |
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Il parco e la città. Il territorio Storico dell'Appia nel futuro di Roma Alessandra Capuano, Orazio Carpenzano, Fabrizio Toppetti Il grandioso obiettivo di preservare nel tempo il patrimonio dell’Appia si è costantemente scontrato, sin dai primi tentativi d’epoca napoleonica, con gli ostacoli rappresentati dall’oneroso impegno finanziario e dall’enorme quantità di interessi speculativi che insistono sulla zona. |
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Bedside essays for Lovers (of Cities) Daniel Solomon In this provocative collection of essays, renowned architect Daniel Solomon delves into the complexities of what makes a city vibrant. Acknowledging that a city is not a static thing, he argues we need to pay more attention to nurturing what he calls “continuous cities.” In such a city, he says, “new buildings, new institutions, and new technologies don’t rip apart the old and wreck it. They accommodate, they act with respect, and they add vibrant new chapters to history without eradicating it.” Continuity, he explains, is the way to promote sustainability— and contrary to what the advocates of “modern architecture” claim, he insists that honoring the traditional ways of city building still provides a solid foundation for places
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Ludovico Quaroni e la didattica dell’architettura nella Facoltà di Roma tra gli anni ‘60 e ‘70 Il progetto della Città e l’ampliamento dei confini disciplinari, Gangemi Roma >>>> Antonio Riondino Questo libro è l’esito, criticamente rivisto e aggiornato, della ricerca sviluppata tra il 1994 ed il 1997 all’interno del Dottorato di Ricerca dalle Facoltà consorziate di Palermo, Bari, Napoli, Reggio Calabria. Esso si configura come un segmento del più generale campo tematico relativo allo studio della didattica del progetto di architettura in Italia ed è incentrato sull’insegnamento di Ludovico Quaroni nei corsi di Composizione Architettonica della Facoltà di Architettura di Roma, fra il 1963 e il 1973. Gli anni presi in considerazione sono quelli che vedono concentrate le questioni teoriche e metodologiche più cogenti del dibattito architettonico e urbanistico di questo periodo. Il tentativo di trovare strumenti di risoluzione di una “crisi” culturale che sta frammentando la disciplina architettonica all’interno di nuove forme interdisciplinari, coinciderà con la necessità di ribaltare il tradizionale ruolo del progetto e dell’azione stessa dell’architetto. |
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November 4th, 2011: >>>> La vita delle opere Una riflessione e vari pretesti sulla durata in architettura, Palombi Editore Roma 2011 Vieri Quilici Solitamente al tema della durata delle opere di architettura, diversamente da quello dell'ideazione progettuale, non viene dedicata l'attenzione che merita. La tesi che qui si vuol sostenere è che la durata dell'architettura non dipende solo dalla resistenza all'usura materiale del tempo, ma coincide fondamentalmente con la capacità di mantenere viva nel tempo una "presenza", un ruolo dotato di senso rispetto ad un contesto storico, che a sua volta si compone di singole realtà materiali, di individui, quindi di "opere". Palombi editore, Roma 2011 >>>> |
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Shanghai Siena Un Viaggio nell'incertezza - A journey into incertitude, ETS, Pisa 2010 >>>> Lucio Valerio Barbera Shanghai, come la città di Ambrogio Lorenzetti, Siena – città che fu moderna nello splendore del medioevo – è un organismo non comprensibile in un'unica vista o in un unico pensiero, ma è una regione da attraversare e vivere in ogni luogo, da scoprire mentre cambia e cresce, si consuma e si riproduce nel tempo e nelle stagioni. C'è grande senso della vita nelle scene dell'affresco del Buon Governo, come nelle strade di Shanghai. C'è una gioia esibita affinché sembri stabilmente raggiunta, forte, consapevole. Ma confrontando la città solare del Buon Governo con la cupa città del Cattivo Governo affrescata a Siena sulla parete opposta, non puoi fare a meno di pensare che quelle innumerevoli gioie dipinte negli atti e nei volti dei cittadini felici non siano altro che gli effetti del comune sollievo per la catastrofe evitata, per la tragedia ancora allontanata con fatica e merito, ma sempre incombente. Allora a Siena come oggi a Shanghai - e in qualsiasi altra metropoli nel rigoglio della propria età - il bene e il male, le speranze e le menzogne, la felicità e l'oppressione, costituiscono il tessuto drammaticamente unitario della vita cittadina, l'essenza della metropoli. Il libro è un rapido viaggio, reale e allegorico, nella più vitale, inquietante città del mondo attuale, specchio di tutte le metropoli. In appendice il tracciato sintetico delle vicende urbanistiche di Shanghai e la dimensione dei suoi problemi. Il testo è bilingue, italiano e inglese. ETS editore, Pisa 2010 >>>> |
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Pier Luigi Nervi e l'architettura strutturale Edilstampa srl editore, Roma 2011 a cura di Francesca Romana Castelli, Anna Irene Del Monaco Questo libro è nato con lo scopo di divulgare documenti e materiali scientifici inediti o poco noti che riguardano la figura e le opere di Pier Luigi Nervi, prodotti in occasione di due distinte iniziative promosse dal Dipartimento di Architettura e Progetto DiAP della Sapienza a circa un decennio di distanza l’una dall’altra: |
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a cura di Attilio Petruccioli, Calogero Montalbano Oasi di Siwa: azioni per lo sviluppo sostenibile
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